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Rc Auto: tornano le modifiche contestate

Alcuni esponenti del Governo lo avevano detto chiaro e tondo: le novità introdotte dall’articolo 8 del decreto “Destinazione Italia”, poi ritirato a suon di proteste soprattutto dei carrozzieri, non saranno messe da parte. Si sono infatti materializzate di nuovo in alcune bozze che circolano in queste ore nelle stanze del potere: è l’impianto normativo di quello che sarà il decreto sulla “Concorrenza” a cui sta lavorando l’Esecutivo che conterrà, oltre a norme sui fondi pensione, operatori di telefonia, banda larga, prodotti editoriali, esercizi commerciali, energia, servizi pubblici locali, aeroporti, nautica, servizi bancari, ordini professionali e servizi sanitari, anche disposizioni in materia di Rc auto. Ma scendiamo più nel dettaglio.

Sconti aleatori. Le nove pagine della bozza ripropongono in toto lo schema del pacchetto Vicari (il sottosegretario allo Sviluppo economico già con il Governo Letta e riconfermata da Renzi) e dell’articolo 8 oggetto delle critiche lo scorso anno. Le parti che toccano più direttamente gli interessi degli automobilisti riguardano l’installazione della scatola nera e la portabilità della stessa se si cambia compagnia. Il montaggio del dispositivo è una delle condizioni che permette di accedere a uno sconto all’atto della stipula. A differenza delle proposte precedenti, tuttavia, sono sparite tutte le indicazioni (si andava dal 7% al 10%) sull’ammontare della riduzione: l’articolo 132-ter della bozza parla genericamente di “sconti significativi”. Non meglio precisate riduzioni del premio, poi, saranno praticate agli automobilisti che accettano l’ispezione preventiva del veicolo, l’installazione di dispostivi per inibire l’avviamento dell’auto in caso di tasso alcolemico elevato e la riparazione in forma specifica, ovvero presso carrozzerie convenzionate con le assicurazioni. Uno sconto sarà praticato anche al danneggiato che rinunci al diritto sancito dal Codice civile di poter cedere il credito maturato con la compagnia.

Le prime sorprese. Andando più a fondo tra gli articoli si scopre che l’installazione e la gestione della scatola nera non sono più gratuite per l’assicurato, ma vengono ammortizzate dallo sconto praticato dalla compagnia in fase di stipula, che non potrà essere inferiore alle spese da sostenere. Inoltre, viene riconfermato il tentativo di limitare l’istituto della cessione del credito, aspetto che aveva suscitato le proteste degli autoriparatori culminate con la rivolta dei carrozzieri dello scorso anno. Dall’esame della bozza emerge poi il tentativo di mettere mano al meccanismo della bonus-malus con correttivi in materia di penalizzazioni delle tariffe in rapporto all’anzianità dei contratti e dello stato di rischio di coloro che hanno causato un incidente: per questi ultimi le penalizzazioni devono essere mitigate se decidono di montare la scatola nera. Tali dispositivi elettronici, inoltre acquisiscono piena dignità di prova in caso di contenzioso salvo si dimostri il mancato funzionamento o la manomissione.

Via libera ai Tutor. Viene proposto di nuovo il giro di vite sulle dichiarazioni dei testimoni presenti al momento di un incidente: nomi e cognomi dovranno essere indicati direttamente nelle denunce di sinistro e non saranno più ammessi in un secondo tempo. Nuovo impulso, inoltre, riceve il lavoro di incrocio dei dati dei sinistri per evitare le frodi. Via libera, poi, all’identificazione dei veicoli privi di copertura Rc auto tramite i sistemi di rilevazione automatica elettronica tipo “Tutor”. Sin qui, in estrema sintesi, le idee allo studio. Trattandosi di documenti non ufficiali, è presto per esprimere giudizi perché tutto può ancora cambiare. In ogni caso, se queste sono le intenzioni, giuste o sbagliate che siano le novità di cui abbiamo parlato, riteniamo che non avranno grande impatto nel contenimento dei costi della Rc auto. Un settore che, è ormai opinione diffusa degli addetti ai lavori, avrebbe bisogno di una riforma ben più profonda e radicale.